Mercoledì, 18 Luglio 2018 10:11

Il ritorno dei sentimenti

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IL RITORNO DEI SENTIMENTI

 
A cura di Matteo Majorano
Quodlibet Studio. Lettere. Ultracontemporanea
Critica e storia letteraria
 

ISBN 9788874626717
2014, pp. 208
140x215 mm, brossura

IL LIBRO
 

Un “fantasma” sembra aggirarsi nella letteratura francese a partire dagli anni Cinquanta del Novecento e pare destinato a rimanere tale per mezzo secolo, con una latente e, poi, dagli anni Ottanta, con una più riconoscibile capacità di produrre nuove forme o nuovi contesti letterari. Il “fantasma dei sentimenti” da tempo attraversa inquieto le pagine della narrativa, finzionale o autofinzionale, di Francia. Alcuni potrebbero, d’altronde, ipotizzare che questo “spettro” sia stato una presenza attiva, un fermento vitale, seppure dapprima minoritario, sotterraneo e sommesso (ma, forse, neppure troppo clandestino), anche nel periodo più ostile all’espressione in letteratura dei sentimenti. L’inversione di tendenza, nel romanzo francese di questo primo decennio del XXI secolo, appare sempre più netta e riconoscibile e finanche, talvolta, egemonica, se non eccessiva, come spesso succede, quando l’albero è stato troppo piegato, in precedenza, con corde cerebrali e funi ideologiche, nella direzione opposta a quella genetica e costitutiva della scrittura.
 

Quando, come e perché è iniziata questa “riapparizione” dei sentimenti nel romanzo? In quali esperienze significative di scrittura si è espressa e quali sono le varianti narrative che si sono imposte? Quali sono i rischi che il romanzo francese contemporaneo corre quando la ricerca e l’espressione dei sentimenti si fa, come accade oggi, in maniera tumultuosa e incontrollata, con una forte esigenza di originalità che ne temperi i rischi insiti nel sentimentalismo? È possibile una letteratura dell’equilibrio, una letteratura che possa vivere senza l’eccesso, una letteratura senza esasperazione, o per dirla diversamente uno spazio letterario liberato da questa eredità e, dunque, propositivo? Perché il sentimento, anche quello più esacerbato, resta anche un punto di equilibrio tra la leggerezza dell’emozione e la gravità della passione, che porta pure lo stesso nome. (Majorano)
 

 INDICE

 

Matteo Majorano, La forza discreta dei sentimenti
Matteo Majorano, La force discrète des sentiments
Marie Thérèse Jacquet, Pour une définition du “sentiment”
Philippe Adam, L’adieu aux larmes
Pierre Senges, Comment composer ses états d’âme?
Marinella Termite, “Du plus loin des sentiments” chez P. Modiano
Salvatore Pepe, C. Oster, sentimentale per vocazione
Mariella Soldo, C. Angot: un’esplorazione fisica dell’amore
Giusi Alessandra Falco, Sentimenti di scarto. V. Ravalec o dell’esclusione Da Cantique de la racaille a Wendy
Valeria Gramigna, L’écriture-monde : M. de Kerangal
Valerio Rota, Disegnare i sentimenti: i romanzi grafici di E. Baudoin

 

RECENSIONI

Fabio Libasci, « Il ritorno dei sentimenti, a cura di Matteo Majorano », Studi Francesi, 177 (LIX | III) | 2015, 632.

 

L’AUTORE

Matteo Majorano professore di Letteratura francese presso l’Università di Bari. Di formazione classica, si interessa, a partire dal 1990, di letteratura del presente ed è tra i primi ad introdurre, in Italia, la disciplina dell’extrême contemporain. Per promuovere questi studi ha creato, nel 2001, la collana “Margini critici” e, dal 2012, con Gianfranco Rubino, dirige la collana “Ultracontemporanea”, osservatoio delle scritture attuali.

Letto 9099 volte Ultima modifica il Giovedì, 19 Luglio 2018 08:59

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